Creare un nuovo senso civico in cui sia compreso il valore del rispetto per il mare e un elevato senso di responsabilità individuale. Questo lo scopo dell’incontro dal titolo “Scuola d’Amare”, promosso dalla nostra Scuba world, sposando le linee guida anche di Project Aware, per la salvaguardia e la tutela degli ambienti marini, incontro tenuto nei giorni scorsi presso il liceo scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia.
Gli allievi hanno potuto apprendere dalle parole del nostro presidente Niko Babuto, instructor project Aware e Scuola d’Amare che esiste una prospettiva diversa attraverso cui guardare il mare: quella del sommozzatore.
«Chi pratica la subacquea è testimone diretto dei cambiamenti del nostro mare – ha chiarito Niko -, dall’aumento della presenza di inquinanti fino alle conseguenze delle immigrazioni di specie aliene.
Deriva dalla subacquea, quindi, una presa di coscienza dello stato dell’ambiente marino che ci circonda, una maggiore consapevolezza di se stessi e degli altri attraverso la scoperta del mondo marino, e perciò una maggiore responsabilità nella tutela dell’habitat sottomarino stesso.
Il patrimonio naturale del nostro Mar Mediterraneo ha un valore inestimabile – ha aggiunto Niko -, con habitat naturali unici, migliaia di specie vegetali e numerosissime specie animali.
Questa biodiversità è per l’umanità assolutamente indispensabile».
Pertanto, durante il confronto con gli allievi del “Berto” è emerso che per salvaguardare questo patrimonio è di fondamentale importanza attirare l’attenzione dei giovani verso le questioni che riguardano gli ambienti marini.
La Scuba World, in questo settore è particolarmente attiva e connessa in primis con l’ambiente scuola, sempre in prima linea per combattere inquinamento , sensibilizzare le coscienze altrui, sentinelle del mare.
La creazione di un nuovo senso civico, in cui siano compresi l’importanza della difesa degli habitat sottomarini e la presa di coscienza della responsabilità di ogni individuo, si può attuare partendo da una efficace educazione ambientale delle future generazioni attraverso la subacquea, sport che più si preoccupa proprio della tutela ambientale dei nostri fondali.
«Ogni immersione – ha concluso il presidente della Scuba World – è una vera avventura.Non è mai la stessa immersione, ci sono sempre tantissime variabili, anche frequentando lo stesso spot o la stessa zona. Reti che danneggiano le rocce, uccidono indiscriminatamente ogni spoecie animale…bene, quella che deve essere una giornata di relax, si trasforma subito in attività di recupero, prevenzione e attenta vigilanza dello stato dei nostri fondali. Ovviamente, a seconda dei casi, vengono immediatamente allertate le competenti autorità a seconda dell’intervento e se si può fare o meno.
Immergersi nel mondo sottomarino significa scoprire meraviglie di valore inestimabile.
Ma non soltanto questo.
I sub hanno il dovere morale di ripulire i fondali da tutto ciò che li inquinano. E’ un senso di protezione che nasce in noi giorno dopo giorno. Soccorrere una tartaruga, raccolgiere plastica abbandonata, guardare e monitorare lo stato delle rocce e della sabbia…insomma…è davvero un’avventura.»
L’incontro, fortemente voluto dalla dirigente scolastica del Liceo Scientifico Prof.ssa Caterina Calabrese, coordinato dalla Prof.ssa Carla CASTAGNA, cui l’affetto e l’amore verso la stessa Carla da parte degli studenti è davvero stupefacente, rientra a pieno titolo all’interno dei percorsi di educazione civica che gli studenti stanno affrontando nel corso di quest’anno scolastico e che hanno come obiettivo primario quello di educare alla salvaguardia degli ambienti e dell’ecosistema, tra cui anche quello marino.